Chi Siamo

Il piacere del messico

Piedra del Sol vuole proporre una formula unica ed innovativa di stare insieme, piacevolmente, con la doppia possibilità di gustare piatti di antica tradizione latino-americana e di assaporare caratteristici ed esotici cocktails tra cui spicca l’eccelsa “margarita”.
Il tutto nell’atmosfera semplice ed informale tipica di una cafeteria latina.
Il menu è basato su ricette della cucina messicana, ma non mancano influenze Tex-Mex, dell’area del grande sud-ovest degli Stati Uniti (California e New Messico) e del bacino delle isole Caraibiche. Cucina messicana: cucina sana e naturale ancora praticamente sconosciuta in Italia, la cucina messicana è una di quelle felici e naturali risposte all’esigenza dell’alimentazione moderna in quanto offre gusto, varietà e colore nel contesto di un quasi perfetto equilibrio nutrizionale. Lontane influenze storico-culturali e fortunate coincidenze ambientali avvicinano la cucina messicana alla mediterranea, sia come impiego di ingredienti di base, che di accostamento di sapori. Il risultato finale è una piacevolissima sorpresa.


Elementi di base della cucina messicana: Non tutti sanno che molte cucine europee, inclusa quella italiana, utilizzano ingredienti coltivati per la prima volta in Messico dagli Aztechi e dai Maya addirittura 7000 anni prima di Cristo.
Pomodoro, granoturco, peperoni, fagioli, avocados, zucchine, cacao, vaniglia, ananas, papaia erano assolutamente sconosciuti al di fuori delle Americhe, fino a quando Colombo non tornò in Europa dopo il 1492.
Poiché ogni tipo di cucina è sempre caratterizzata da materie prime disponibili, quella messicana gioca con la vasta disponibilità di legumi, ortaggi e frutta: in particolare fagioli (frijoles), peperoncino (chile), pomodoro ed avocados accompagnano quasi sempre i piatti principali come contorni o sotto forma di appetitose salse. Anche formaggi, uova, carne e pesce sono presenti, ma difficilmente cucinati individualmente.
La costante fissa di tutti i piatti è naturalmente la tortilla, un semplice impasto di acqua e farina di mais o di grano, spianata in forma sottile e tondeggiante. Piedra del Sol propone un’ampia varietà di preparazioni tipiche adatte anche ai palati più esigenti e comunque a prezzi ragionevoli.


Completa di piatti vegetariani per le diete più moderne e di proposte particolarmente decise, per i gusti più esotici, non manca la possibilità di scelta tra pesce e carne che trionfano specialmente nelle nostre esclusive e simpatiche grigliate (fajitas). Per concludere sarà piacevole scegliere tra i nostri desserts che si accompagnano bene sia alla tequila (meglio se “MARGARITA” cocktails) sia ai “cafes especials”.

La nostra storia

Il nome azteco è Cuauhxicalli, che significa "desco dell' aquila", ma questa grande ruota basaltica di venticinque tonnellate è universalmente conosciuta come Piedra perchè raffigura la principale divinità del Pantheon azteco, appunto il Sole.

La Piedra fungeva da calendario e da oggetto di culto. al suo centro troneggia il terribile Dio, con la lingua a coltello per indicare la sua sete di sangue umano. Secondo le credenze degli aztechi, infatti, i sacrifici erano necessari perchè l' universo potesse rinascere dopo ogni ciclo.
Gli antichi abitanti del Messico ritenevano che il mondo fosse passato attraverso quattro età, intitolate ciascuna a un Dio e gli artisti della Piedra le rappresentarono sul secondo cerchio, intorno al capo etc.
Nella prima età, retta da Ocelotonatiuh, il Dio Giaguaro, vissero i giganti, che furono attaccati e sterminati dai giaguari. Il Sole dei Venti, fu un' età dominata dagli uragani, per evitare che gli esseri umani fossero spazzati via, pietosi iddii li trasformarono in scimmie capaci di aggrapparsi agli alberi.


Durante Quiauhtonatiuh, Dio della Pioggia e del Fuoco, gli uomini corsero ancora il rischio di estinguersi a causa delle eruzioni vulcaniche e di nuovo furono trasformati dagli Dei, questa volta in uccelli.
Atonatiuh, Dea delle Acque, regnò nella quarta epoca, alla fine della quale la vita si estinse a causa del diluvio universale. Ma gli uomini se la cavarono ancora una volta, tramutati in pesci.

Nel terzo cerchio sono rappresentati i giorni del mese; nel quarto le fasi di Venere; nel quinto, il numero 104, corrispondente al "doppio ciclo" alimentato dai sacrifici umani; nel sesto, quattrocentosedici anni solari; infine, nel settimo, quello più esterno, i serpenti Xiuhcoatl, sul cui corpo sono segnati i duecentosessanta punti del Tonalamatl (il calendario sacro) e i trecentosessantacinque giorni del calendario civile.

Gusto e atmosfera cordiale!

Il tutto nell’atmosfera semplice ed informale tipica di una cafeteria latina.

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